Se hai già eseguito i due test precedenti e non hai riscontrato errori allora sei praticamente a cavallo ! Come detto all’inizio, metter mano agli step/mm sul firmware è in realtà un palliativo. In particolar modo quando devi intervenire su quelli degli assi, prova a pensare al gioco tra vite e madrevite in Z, i cuscinetti che sembrano delle maracas, il telaio della stampante montato alla bene e meglio, cinghie lente ecc ecc. Se vuoi fare una regolazione di fino degli step/mm devi PRIMA di tutto assicurarti che tutta la meccanica sia in ordine , oppure è praticamente tempo buttato. Stampare cubetti di calibrazione tutto il giorno non deve essere il tuo obiettivo !
Come valori di partenza dell’M92 tieni quelli che hai già nel firmware oppure li calcoli tramite https://blog.prusaprinters.org/calculator/ questo calcolatore. Prepara un buon calibro e segui bene il video nel quale ti spiego per filo e per segno come si esegue il test. Ora cosa potrebbe andare storto ti stai chiedendo ?
- Se i precedenti test li hai cannati anche questo non verrà fuori perfetto. O meglio… ti viene un cubo perfetto e quelli successivi distanti decimi e decimi dalla perfezione. Tieni comunque conto che un valore compreso tra 0.1 e 0.2 mm su un pezzo stampato lungo 20 cm è molto difficile da ottenere !
- Effettua il test su diverse misure del cubo: nel video ne stampo uno piccino giusto per questioni di tempo. Non aver paura a stamparne di più grandi, l’importante è che tu abbia uno strumento di misura in grado di rilevarlo correttamente
- Misura il cubo a freddo : come per il flow/flusso è MOLTO importante (di più in questo test in realtà) misurare a freddo il cubo stampato
Interrompo un secondo l’elenco puntato per fare una piccola precisazione su questo passaggio: per misurare correttamente di quanto si sta muovendo un asse in realtà NON si dovrebbe stampare un cubo e misurarlo ma si dovrebbe utilizzare un comparatore centesimale come questo
Una volta posizionato e fissato indipendemente dalla stampante 3D, il comparatore permette di misurare l’effettivo spostamento “meccanico” che un singolo asse compie. Il tutto senza prendere in considerazione che OGNI materiale una volta estruso e poi raffreddato, presenta un restringimento (non uniforme) rispetto alle dimensioni impostate a cad. Alcuni possono restringersi più di altri. Purtroppo non tutti i software di slicing permettono di compensare il restringimento del materiale, uno dei pochi è il mio amatissimo Kisslicer (versione 2.0).
Di conseguenza, se tu volessi esser super preciso/perfetto, dovresti regolare gli step/mm con il comparatore e poi regolare ancora più di fino con la compensazione del restringimento via slicer.
Ma dato che non tutti possono effettuare questa regolazione ed avere costosi comparatori in casa, la via della calibrazione del cubo risulta la più semplice e comunque porta a dei discreti risultati. Alla luce di quanto detto prima ti ritroverai però a dover cambiare gli step/mm se il materiale cambia sostanzialmente il suo restringimento a freddo, ecco perchè è bene intervenire da slicer in questo caso. Con un po’ di fortuna ti basterà semplicemente rifare il test del flusso e poi non toccare quello degli step/mm (meno lo tocchi e meglio è…)
- Allinea le facce del cubo nello slicer con gli assi della tua stampante : lo avevo dato per scontato ma in realtà in molti sono caduti in questa trappola. Prima di eseguire il test assicurati di stampare il cubo orientando la X del cubo parallelamente all’asse X della stampante (lo vedi anche nello slicer) e la Y del cubo parallelo all’asse Y. Se per sbaglio inverti gli assi nei calcoli ti garantisco che impazzirai letteralmente !
- I fori interni vengono più stretti ? Al 99% i fori interni delle stampe ti vengono più stretti di qualche decimo vero? Non disperare… è un problema comunissimo e ahimè non così semplice da risolvere. Mentre le altre misure del tuo pezzo sono perfette, i fori magicamente sono tutti più stretti. Il problema è abbastanza complesso da spiegare in due righe, ci farò un video dedicato. Ad ogni modo sappi che gli step/mm non devi minimamente toccarli ! Lascia tutto com’è e allarga il foro a CAD. Una delle vie più semplici per ovviare a questo problema è anche di compensare il diametro interno dei fori direttamente dallo slicer: Simplify3D, Slicer e Cura offrono una funzionalità che non risolve del tutto il problema. L’unico che effettivamente riesce in questo è Flashprint della Flashforge che permette di compensare fori esterni ed interni separatamente.
- La stampante fa le “uova” ? Anche qui lascia perdere gli step/mm, molto probabilmente hai qualche gioco in X e in Y oppure una cinghia tirata male. Questa cosa la vedremo assieme in un video dedicato nel quale ti spiegherò come regolare l’isteresi degli assi
Step X mm – La guida definitiva
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La triade magica
Corre l’anno 2017, il canale YouTube è proprio all’inizio. Tra i video più importanti (e seguiti da voi) ci sono sicuramente quelli relativi alla triade magica:
Per quanto i video siano stati fatti bene e dettagliati, purtroppo ho (inconsapevolmente) omesso alcune osservazioni che sono pian piano venute a galla in questi 2 anni, e alle quali ho dovuto rispondere più e più volte nei commenti del video oppure sui gruppi facebook o forum. In questo articolo/video ho cercato di riassumere un po’ tutto.
La regolazione degli step/mm è un semplice palliativo
Chiariamo bene un concetto, se conosciamo :
allora non ci serve nemmeno calcolare gli step/mm perchè quelli TEORICI (tieni bene a mente questo termine) li puoi ricavare molto seplicemente da qui https://blog.prusaprinters.org/calculator/ .
Questo cosa vuol dire ? E’ inevitabile… se la teoria non corrisponde alla realtà allora le cause potrebbero essere molteplici, direi infinite. L’hardware economico con il quale il 90% dei Maker ha a che fare, non permette di montare una stampante 3D (o fresa CNC) con tolleranze tali da garantire una precisione di stampa senza una modifica agli step/mm. Si hai capito bene…
La regolazione degli step/mm serve per arginare problemi “hardware”
Per hardware si intende tutto quello che compone una stampante, dallo chassis (telaio) agli organi di movimento, i motori, viti, barre, pulegge ecc ecc. I calcoli TEORICI (ricordi bene vero ? ) non tengono conto del catafalco cinesone che ti ritrovi tra le mani. La teoria non sa che i cuscinetti LM8UU da 0,3€ che monti sono stati assemblati da una marmotta in calore, idem vale per le tolleranze nel taglio dei profilati del telaio o il diametro delle pulegge e relative tolleranze. Questo cosa vuol dire ? Ogni pezzo della tua stampante e il modo in cui la monti vanno a minare e farsi friggere tutti i bei nostri calcoli teorici. Se tutto non è perfetto al centesimo, le cinghie tese alla perfezione e le pulegge del diametro corretto, difficilmente otterremo qualcosa di accurato semplicemente montando la stampante. Ecco quindi venire in aiuto le regolazioni SOFTWARE ( i famosi step/mm) per ovviare agli inevitabili problemi meccanici delle nostre stampanti. Seguimi ancora che ti do altre due dritte…
Regolazione Step/mm del Feeder/Estrusore
Chiamalo come vuoi, io intendo il punto in cui il filamento viene preso dalla ruota godronata e trascinato poi fino a giù nell’hot end. Qui si compie parte della magia (cit. Franchino) della stampa 3D. Rispetto alla regolazione degli step/mm degli assi, qui posso sbilanciarmi nel dire che il valore che trovi calcolando gli step TEORICI tramite questa formula che avevo già pubblicato nel vecchio articolo, ti troverai un valore MOLTO accurato. Ma devi essere in grado di misurare (o conoscere) molto bene il diametro della tua ruota godronata. Altri errori non ne puoi fare, altre cose che possono influire non ce ne sono ( a meno che tu non abbia montato il gruppo di estrusione sotto effetti di funghi allucinogeni). Ad ogni modo, questi sono i problemi più frequenti riscontrati DOPO la regolazione spiegata in questo video:
Come va eseguito il test ? Con o senza ugello ?
Come detto prima, la TEORIA dovrebbe bastare. Ma per verificare i calcoli devi fare necessariamente il test citato prima. Come lo esegui non ha importanza, con o senza ugello montato i valori devono essere gli stessi. Ti direi quindi di fare il test prima SENZA ugello, controlli la quantità di materiale estruso e vedi se corrisponde allo spezzone di filamento che hai preparato. Se non dovesse essere giusto fai il calcolo e aggiusta gli E-Step. Dopo rifai lo stesso test ma con ugello montato (estrusione vera e propria) e confronta i risultati, dovrebbero essere identici anzi… devono esserlo ! La quantità di materiale estruso deve essere la stessa.
Perchè il primo test senza ugello ? Molto semplice, è la condizione che più si avvicina a quella ideale/teorica. Non ci sono problemi di temperatura e non dipende dal filamento che utilizzi. In sostanza lo spezzone di filamento misurato è per te solamente un metro di misura, per capire quanto gira il motore. Discorso diverso è quando il motore deve far forza e spingere il filo attraverso l’ugello… lo vedrai tra poco.
Che tu abbia bowden o direct drive non cambia nulla, il metodo da utilizzare è sempre lo stesso !
Quando è che estrude meno ? Perchè ?
I problemi potrebbero essere uno o più tra quelli che ti sto per elencare, non cercare di risolverli tutti in una volta sola, vai per gradi:
Ultima nota, il test degli step/mm dell’estrusore, come spiegato nel video, non tiene e non deve tenere conto del diametro del filamento. Che tu stia utilizzando 1.75 mm o 3.00 mm non cambia nulla. Quello sarà fondamentale per la regolazione del Flow/Flusso e della Extrusion width.!
Regolazione del flusso di stampa/Flow test - Problemi riscontrati
Questo test (quello della extrusion width) viene fatto subito dopo aver eseguito e VERIFICATO la calibrazione degli step/mm estrusore. Inutile che ti dica che se l’estrusore slitta, il test del flow va a farsi benedire ! Ma anche se l’hai seguita alla perfezione c’è sempre qualcosa che potresti aver tralasciato, in particolare:
Regolazione step/mm assi X, Y e Z - Problemi riscontrati
Se hai già eseguito i due test precedenti e non hai riscontrato errori allora sei praticamente a cavallo ! Come detto all’inizio, metter mano agli step/mm sul firmware è in realtà un palliativo. In particolar modo quando devi intervenire su quelli degli assi, prova a pensare al gioco tra vite e madrevite in Z, i cuscinetti che sembrano delle maracas, il telaio della stampante montato alla bene e meglio, cinghie lente ecc ecc. Se vuoi fare una regolazione di fino degli step/mm devi PRIMA di tutto assicurarti che tutta la meccanica sia in ordine , oppure è praticamente tempo buttato. Stampare cubetti di calibrazione tutto il giorno non deve essere il tuo obiettivo !
Come valori di partenza dell’M92 tieni quelli che hai già nel firmware oppure li calcoli tramite https://blog.prusaprinters.org/calculator/ questo calcolatore. Prepara un buon calibro e segui bene il video nel quale ti spiego per filo e per segno come si esegue il test. Ora cosa potrebbe andare storto ti stai chiedendo ?
Interrompo un secondo l’elenco puntato per fare una piccola precisazione su questo passaggio: per misurare correttamente di quanto si sta muovendo un asse in realtà NON si dovrebbe stampare un cubo e misurarlo ma si dovrebbe utilizzare un comparatore centesimale come questo
Una volta posizionato e fissato indipendemente dalla stampante 3D, il comparatore permette di misurare l’effettivo spostamento “meccanico” che un singolo asse compie. Il tutto senza prendere in considerazione che OGNI materiale una volta estruso e poi raffreddato, presenta un restringimento (non uniforme) rispetto alle dimensioni impostate a cad. Alcuni possono restringersi più di altri. Purtroppo non tutti i software di slicing permettono di compensare il restringimento del materiale, uno dei pochi è il mio amatissimo Kisslicer (versione 2.0).
Di conseguenza, se tu volessi esser super preciso/perfetto, dovresti regolare gli step/mm con il comparatore e poi regolare ancora più di fino con la compensazione del restringimento via slicer.
Ma dato che non tutti possono effettuare questa regolazione ed avere costosi comparatori in casa, la via della calibrazione del cubo risulta la più semplice e comunque porta a dei discreti risultati. Alla luce di quanto detto prima ti ritroverai però a dover cambiare gli step/mm se il materiale cambia sostanzialmente il suo restringimento a freddo, ecco perchè è bene intervenire da slicer in questo caso. Con un po’ di fortuna ti basterà semplicemente rifare il test del flusso e poi non toccare quello degli step/mm (meno lo tocchi e meglio è…)
Conclusioni
Bene, dovrei essermi ricordato tutto questa volta. Davanti alla tua montagna di cubetti di calibrazione che avrai già stampato ti renderai conto di quante e troppe variabili bisogna tenere in considerazione quando si stampa in 3D. Ma lo vuoi un consiglio ? Prima cerca di divertirti con la stampante 3D e poi a cercare di spaccare il centesimo sulle dimensioni. Cerca di imparare e SBAGLIARE moltissimo, solo così imparerai come combinare tutte le variabili. Alla fine che importa se il gufetto che stai stampando è più grande di 1 mm rispetto al modello STL ? Buone stampe !
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